Quanto dura la batteria della auto elettrica, dopo quanto tempo va sostituita? Non tutti conoscono quest’aspetto centrale
La batteria della auto elettrica è un tema centrale, spesso legato ad ansie e preoccupazioni in ottica sostituzione: ma ecco cosa c’è da sapere in merito, magari non noto a tutti.
La sostituzione degli accumulatori nei veicoli elettrici si verificai in rari casi, stando a quanto dimostra uno studio, dal momento che le prestazioni degradano con lentezza. Ma dopo quanto tempo si cambia la batteria dell’auto elettrica?
Anzitutto occorre tener presente che le percorrenze delle vetture elettriche stanno aumentando via via, così come al contempo cresce sempre più l’infrastruttura. Una crescita inerente tanto la quantità di punti di ricarica quanto rispetto alla velocità media con cui avviene l’erogazione dell’energia.
Accanto a tali aspetti, vi è quanto emerge da uno studio condotto a proposito delle batterie delle vetture elettriche; nel dettaglio stando a quest’ultimo il cambio batteria per raggiunti limiti d’età ha riguardato soltanto l’1.5 per cento delle vetture in circolazione.
Ad aver svolto lo studio è Recurrent Auto, il quali si è soffermato sull’analisi di quindicimila vetture a zero emissioni. La ricerca ha rilevato che il 98.5 per cento delle auto impiega ancora la medesima batteria originaria di fabbrica.
Una ricerca che esclude gli esemplari che abbiamo ricevuto richiami ufficiali da parte della Casa Produttrice, come nel caso ad esempio della Chevrolet Bolt negli Stati Uniti d’America.
Batteria auto elettriche, sostituzione in media dopo 10 anni o più di 150 mila km: quanto costa
All’interno dello studio che è stato pubblicato da Recurrent Auto, vi sono molti aspetti di interesse rispetto alla tematica affrontata. Un elemento interessante, ad esempio, si lega al costo medio del cambio della batteria.
Qualora ciò si rendesse necessario, occorrerebbe considerare una spesa tra cinquemila e ventimila euro a seconda del modello. Costi più alti via via che maggiori sono i prezzi di listino delle vetture.
Non manca però nello studio anche il focus rispetto alla durata delle batterie. Il cambio di quest’ultime si verifica, mediamente, trascorsi una decina d’anni. Ancora, può verificarsi dopo aver raggiunto percorrenza maggiori di centocinquanta mila chilometri.
Nella gran parte dei casi, prima di tale quantità di tempo, vi è la copertura della assicurazione della casa produttrice. Pur dopo aver superato la quota dei centocinquanta mila chilometri, non vi è un crollo della batteria sotto l’aspetto della performance. Vi è un degradarsi costante e lento.
A fornire dettagli in merito alla ricerca suddetta, Liz Najman, che l’ha condotta. Si legge che coloro che comprano un’auto elettrica usata ha paura che la batteria sia già rovinata e che vi sarà un rapido deterioramento, come nel caso degli smartphone.
Najman sottolinea però che non è così, visto che le batterie per le vetture elettriche sono dispositivi molto complessi, che presentano sistemi per gestire le temperatura e la carica, preservandone le performance nel tempo.
Ciò vuol dire che non è così automatico che occorra sostituire l’accumulatore della propria vettura dopo essere arrivati alla soglia di cento cinquantuno mila chilometri.
Quali i casi più frequenti di sostituzione dell’accumulatore
Per quanto concerne i modelli dove vi sono stati più frequenti sostituzioni di batteria, come spiega Informazione Ambiente, ad esser segnalate sono la Tesla Model S e la Nissan Leaf.
Si tratta, tra le vetture elettriche, di due tra quelle maggiormente datate e longeve. Nel primo caso, l’arrivo risale al 2012, l’altra invece due anni prima. La vendita di tali modelli ha riguardato un bel po’ di esemplari, inoltre.
Cambiando totalmente tema pur restando nell’ambito della tecnologia e sostenibilità, ecco un paio di spunti non noti a tutti e di grande interesse. Qual è il reale costo dei pannelli fotovoltaici, considerando installazione, manutenzione e sconti.
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