PAC, fondo pensione e conto deposito: cosa caratterizza questi tre strumenti finanziari

Chi dispone di una piccola somma di denaro e desidera individuare delle soluzioni finanziarie che gli permettano di effettuare subito un investimento, ma anche di aumentare, poco alla volta e attraverso versamenti periodici, il capitale investito, può ricorrere a diversi strumenti. Tra questi rientrano i PAC, i fondi pensione e i conti deposito.

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Tutti e tre adatti a chi desidera destinare periodicamente una parte dei propri risparmi agli investimenti, presentano caratteristiche diverse e sono pensati per il raggiungimento di differenti obiettivi. A esempio, mentre un PAC di 100 euro al mese consente di aumentare mensilmente il capitale investito, sfruttando gli interessi composti, ma anche di ritirare parte del capitale liberamente e in qualsiasi momento, un conto deposito vincolato permette di versare liberamente e senza impegno le somme di denaro desiderate, senza dover seguire un piano prestabilito, ma non consente di effettuare prelievi prima del termine concordato.

In questo articolo andremo a scoprire le principali caratteristiche di Piani di Accumulo Capitale, fondi pensione e conti deposito, e le differenze che li contraddistinguono.

PAC: di cosa si tratta

L’acronimo PAC significa Piano di Accumulo Capitale e identifica uno strumento flessibile pensato per aiutare gli investitori ad aumentare gradualmente il capitale investito.

Chi aderisce a un piano di questo tipo, deve definire un programma di versamenti periodici, i quali possono avere cadenza mensile, bimestrale o più distanziata, a seconda degli obiettivi e delle possibilità economiche. Il denaro versato non viene accumulato e conservato, ma viene investito.

In base alle proprie necessità, l’investitore può decidere in qualsiasi momento di modificare la periodicità e l’importo dei versamenti, nonché di sospenderli, ritirare una parte del capitale maturato o chiudere il piano.

Che cosa si intende con Fondo Pensione

Diversamente dal PAC, il Fondo Pensione aperto o chiuso non nasce per aiutare gli investitori ad aumentare lentamente l’ammontare della somma investita, ma è pensato per offrire ai lavoratori la possibilità di ottenere una pensione complementare.

Anche in questo caso, il soggetto che aderisce al fondo deve effettuare versamenti periodici, i quali risultano in genere meno flessibili dei precedenti. In questo caso, anche il TFR può fare parte dei versamenti effettuati

Il denaro versato, ancora una volta, non viene accumulato, ma utilizzato dal gestore del fondo per acquistare nuovi titoli.

A differenza di quanto avviene con il Piano di Accumulo Capitale, l’investitore non può ritirare il capitale accumulato quando lo desidera, ma deve attendere il raggiungimento dell’età pensionabile oppure il verificarsi di particolari situazioni.

Che cos’è il Conto deposito

Da non confondere con il conto corrente o con il conto titoli, il conto deposito è uno strumento bancario che permette ai risparmiatori di ottenere degli interessi sul denaro versato. I versamenti non vengono utilizzati per creare un portafoglio di investimento.

Chi apre un conto deposito, può aumentare liberamente il capitale accumulato, effettuando versamenti successivi, senza una periodicità prestabilita; inoltre, optando per un conto senza vincoli, ha anche la possibilità di ritirare il denaro quando desidera. Al contrario, i conti vincolati non permettono di effettuare prelievi prima della scadenza del vincolo.

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