Il prossimo 1 maggio, avverrà l’approvazione di uno schema di decreto legge che introdurrà novità positive per i contributi lavoro domestico.
Il governo ha fissato per il prossimo 1° maggio 2023 l’approvazione di un decreto che introdurrà numerose novità in ambito lavorativo. Oggi ci vogliamo soffermare su una delle novità più importanti, ovvero l’innalzamento della deducibilità di contributi previdenziali e l’obbligo di sorveglianza sanitaria per i lavoratori domestici.
In sostanza, coloro che assumono qualche badanti avranno la possibilità di portare in deduzione i contributi versati, beneficiando del suddetto provvedimento che innalza il limite.
Quest’opportunità indirizzata in favore di tutti coloro che assumono lavoratori domestici per lo svolgimento di diverse mansioni. In sostanza, il datore di lavoro potrà portare in deduzione, nella dichiarazione dei redditi, fino a 3000 euro per i contributi previdenziali versati. Si tratta di una novità davvero importante, soprattutto se si considera che l’attuale importo è pari a 1549,37 euro all’anno, ovvero la metà.
Contributi lavoro domestico: buone nuove in arrivo
Il governo ha in programma, nel prossimo Consiglio dei Ministri fissato per il 1° maggio 2023, di approvare lo schema del decreto legge che introdurrà numerose novità in tema lavoro.
Come abbiamo visto ci saranno innalzamento dell’importo massimo di deducibile dei contributi previdenziali versati in favore dei lavoratori domestici. Così facendo i datori di lavoro, ovvero le famiglie che assumono queste figure professionali, potranno portare in deduzione nella dichiarazione dei contributi previdenziali una somma pari al doppio rispetto a quella prevista attualmente.
Secondo le indiscrezioni, questa importante novità potrebbe essere introdotta già per il periodo di competenza 2023.
La deduzione sarà prevista per il versamento di contributi previdenziali in favore di:
- addetti ai servizi domestici, come colf autisti e giardinieri;
- addetti all’assistenza personale familiare come baby-sitter, badanti e assistenti alle persone anziane.
Secondo quanto stabilito dalla legge, l’unico soggetto autorizzato a portare in deduzione i contributi previdenziali assistenziali versati è il datore di lavoro. Questo principio deve essere rispettato anche se i contributi previdenziali sono stati versati partendo da un conto corrente intestato a terze persone.
Come funziona la sorveglianza sanitaria
Tra le novità che saranno introdotte con il prossimo decreto e in base a quanto stabilito dall’attuale articolo 33, i lavoratori domestici hanno la possibilità di chiedere di essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Si tratta, dunque, di un diritto riconosciuto a questa categoria di lavoratori che può essere richiesta alle strutture territoriali dell’INAIL. La sorveglianza sanitaria non determina il versamento di alcun onere per i datori di lavoro.
In merito alle modalità operative per la realizzazione della misura bisognerà attendere il decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali.