Spese mediche rimborsabili, ecco come ottenere l’80% indietro

Sappiamo che le spese mediche rimborsabili si esibiscono in fase di dichiarazione dei redditi, ma oggi c’è una bella novità.

I cittadini potranno ottenere fino all’80% indietro di quanto speso tra farmaci o prestazioni sanitarie. Ecco come funziona.

Spese mediche rimborsabili
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Oggi curarsi è diventato molto oneroso nonostante il nostro Sistema Sanitario contempli la formula della salute “gratuita per tutti”. Come sappiamo, in caso di visite specialistiche o accessi al Pronto Soccorso, dobbiamo comunque pagare un ticket – anche se esistono delle esenzioni per fasce di reddito e altri parametri – e i farmaci non sono sempre assegnati cn la “ricetta rossa”, cioè gratuitamente.

Anche se spettano visite specialistiche gratuite, tra l’altro, spesso i cittadini devono rivolgersi al privato poiché i tempi di attesa della sanità pubblica sono diventati “biblici”. Ecco che arrivare a spendere centinaia di euro in pochi mesi non è così improbabile. Non tutti possono permetterselo e infatti tanti italiani stanno rinunciando a curarsi.

Fortunatamente, arriva una bella notizia dal Comune di Porcari, in provincia di Lucca, Toscana. Ecco di cosa si tratta e a chi è rivolto il benefit sui medicinali e visite.

Spese mediche rimborsabili, in Toscana recuperi fino all’80%

Il Comune di Porcari ha ideato un progetto per aiutare le fasce più deboli della popolazione, che non riescono a sostenere più le spese per le cure mediche. Lo ha fatto utilizzando un metodo che funziona nello shopping e che abbiamo già conosciuto qualche anno fa: il Cashback.

Come si evince dalle parole dell’Assessore alle Politiche Sociali toscano, comparse in un articolo di un quotidiano locale, La Nazione, il Comune e l’Amministrazione hanno deciso di investire nel benessere dei propri cittadini.

In sostanza, alcune categorie potranno ottenere indietro cifre pari “all’80% degli scontrini di farmacia con codice fiscale, dei ticket del Servizio sanitario nazionale e delle fatture delle visite specialistiche.” Rientrano nel Cashback anche i farmaci e parafarmaci senza obbligo di ricetta che però il medico ha ritenuto necessari per i suoi pazienti e persino le spese sostenute per i certificati digitali inerenti richieste di accompagnamento/invalidità civile.

Chi può richiedere il rimborso sulle spese sanitarie e farmaci?

Ovviamente non tutti i cittadini possono beneficiare di questa iniziativa ma solamente chi rientra in determinati parametri. Più nello specifico, sempre come affermato dall’Assessore toscano, “le persone residenti nel Comune di Porcari con Isee fino a 11 mila euro, con due tetti massimi di rimborso previsti: 200 euro per i nuclei di fascia A, con Isee fino a 7200 euro, e 150 euro per i nuclei di fascia B, con Isee da 7200,01 a 11 mila euro“.

La speranza è che iniziative come questa vengano attivate in molti Comuni, così che tutte le persone in difficoltà economica non rinuncino alla cura di sé.

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