Bonus, ecco tutti gli aiuti dal governo nel 2023: come presentare domanda

Quali sono i bonus confermati dal governo nel 2023? Vediamo insieme la lista delle agevolazioni a cui i cittadini italiani possono avere accesso quest’anno.

Che la pandemia di coronavirus che ha colpito l’Occidente tre anni fa, abbia lasciato un segno indelebile sulle nostre vite non è certo un mistero. E proprio quando finalmente eravamo sul punto di tirarci fuori da un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente, lo scoppio del conflitto ucraino all’interno del vecchio continente, ci ha di nuovo riportato in una nuova emergenza, stavolta economica. 

tutti i bonus del 2023
economia.tuttogratis

Gli ultimi tre anni non sono stati particolarmente fortunati, e purtroppo tutto questo ha avuto pesanti ripercussioni sull’economia globale. Come i grandi quotidiani economici annunciano ormai da tempo, stiamo per entrare in una crisi economica senza precedenti. Ed è per questo che a partire dal governo Draghi, si è iniziata una politica incentrata molto, forse fin troppo, sui bonus per i cittadini. Una forma di aiuto e sostegno economico per aiutare economicamente le famiglie più in difficoltà, provando a rilanciare al contempo la domanda interna. Mai come in questo momento storico, le misure di supporto economico alla popolazione, che li assistano nelle difficoltà quotidiane, risulta fondamentale. 

Bonus, ecco quali sono quelli attivi nel 2023 per cui si può presentare domanda

Ma quali sono i bonus a cui un cittadino può accedere nel 2023? Vediamo adesso nel dettaglio tutte le misure che sono state prorogate dall’esecutivo negli ultimi mesi. 

L’assegno unico universale, uno degli ultimi lasciti del governo Draghi, è entrato pienamente in vigore questo anno. Si tratta di una misura di supporto economico alle famiglie con figli a carico, che si propone di unificare tutti i sostegni precedenti. Il contributo economico per le famiglie che hanno dichiarato un Isee pari o inferiore a 15mila euro, è di circa 175 euro al mese. Una quota che si riduce a 50 euro mensili, per tutti gli Isee superiori a questa cifra. 

Nonostante ci troviamo di fronte a una misura assistenzialista di carattere universale, la scelta del governo resta comunque quella di privilegiare le fasce più a rischio. Sono stati inoltre previsti dei nuovi fondi integrativi sull’assegno a partire dal prossimo anno. L’assegno ad esempio aumenterà del 50 per cento per tutti coloro che hanno figli a carico fino ad un anno di età. Nel caso in cui la famiglia abbia però un Isee inferiore ai 40mila euro, e abbiano almeno tre figli a carico, la stessa cifra verrà riconosciuta fino ai tre anni di età del figlio. 

Come funzionano i contributi del governo sugli affitti e a chi sono destinati

Ci sono poi degli specifici bonus che hanno lo scopo di aiutare i nuclei familiari più in difficoltà nel pagamento dell’affitto. Ad esempio, tutti i giovani che hanno meno di 31 anni di età, con un reddito pari o inferiore ai 15.493 euro annui, possono richiedere il bonus affitto under 31. Una misura che consente di avere un supporto economico per il pagamento del canone d’affitto, sulle unità immobiliari. Il bonus si traduce in una detrazione economica, ma il parametro reddituale non è il solo requisito richiesto. Bisogna in primo luogo, per presentare domanda, avere anche la residenza nell’immobile in questione. Lo stato concede inoltre che si possa richiedere questo bonus non soltanto per l’affitto di un intero appartamento, ma anche solo per una singola stanza. Questo naturalmente per agevolare studenti e coloro che vivono nelle grandi città che con i prezzi di mercato attuali, spesso non possono permettersi una spesa così alta e devono dunque ripiegare sull’affitto di una singola stanza. 

Bonus casa: le agevolazioni previste per ristrutturazione e acquisto di un immobile

Anche per l’acquisto diretto di un immobile esistono diverse agevolazioni che si propongono di sostenere i contribuenti in questa spesa così importante.

Pochi cittadini conoscono ad esempio il bonus per l’acquisto di case ecosostenibili. Chiunque infatti sia interessato ad acquistare un immobile di classe energetica A o B, può arrivare a ottenere una detrazione fiscale del 50 per cento sull’acquisto. Molto conosciuto e utilizzato in questi anni è stato invece il Superbonus, che ha però generato non pochi problemi al governo. Una misura che consentiva di ottenere il 110 per cento del rimborso per tutte le spese di ristrutturazione della propria abitazione, legate all’efficientamento energetico. 

Un bonus edilizio che ha però creato tanti problemi al governo. Dalle truffe di chi si è approfittato di un procedimento fin troppo semplice per ottenere il rimborso, a un meccanismo, quello della cessione dei crediti delle imprese alle banche, che si è ben presto ingolfato saturando il mercato. Il super bonus è stato comunque rinnovato dal governo anche nell’ultima legge di bilancio, seppur in misura potenziati. Per il 2023 infatti, salvo alcune eccezioni, il rimborso sarà del 90 per cento. Viene inoltre prevista che la percentuale scende di anno in anno, per terminare nel 2026. 

Rinnovate per il 2023 anche le misure di supporto destinate ai titolari di 104

Ci sono poi tutte le misure previste per i titolari di 104. Tutte le persone affette da una disabilità o invalidità riconosciuta formalmente dallo stato, hanno diritto a ottenere tantissime agevolazioni. Possono ad esempio beneficiare di importanti detrazioni sulla ristrutturazione dell’immobile, sull’acquisto di un’automobile e l’esenzione dal pagamento delle prestazioni sanitarie. Misure a cui hanno diritto per legge anche i caregiver, ovvero i familiari e i conviventi delle persone titolari di 104.

In questo caso però tutte le agevolazioni in questione prevedono come primo requisito che l’assistenza sia continuativa da almeno sei mesi. C’è anche la Social Card, una speciale carta per fare la spesa che viene gestita direttamente dai comuni sul territorio. È un piccolo aiuto economico nell’acquisto di beni alimentari di prima necessità, per tutti coloro che hanno un reddito Isee pari o inferiore a 7mila euro. 

Impostazioni privacy