La moda delle unghie finte è piuttosto diffusa. Di recente, gli scienziati hanno fatto un incredibile scoperta: sono cancerogene.
Un recente studio americano ha messo in risalto il rischio di cancerogenicità, per coloro che utilizzano le unghie finte al gel. Da un po’ di tempo a questa parte s’indaga sulla possibilità che questa moda possa mettere a rischio la salute dei consumatori.
Avere una manicure perfetta è un’abitudine che accomuna la maggior parte delle donne dei paesi occidentali e industrializzati. Si tratta di un’esigenza vera e propria.
A quanto pare questa moda, molto diffusa, sembra avere effetti collaterali nocivi per la salute umana. Le ragioni principalmente sono legati all’uso delle lampade UV, che servono ad indurire le unghie artificiali. Questa abitudine combinata con l’uso di sostanze chimiche aumenterebbe notevolmente il rischio di tumori.
Questo è l’incredibile scoperta fatta da uno studio statunitense condotto dalla University of California di San Diego. Ma anche in Italia si indaga.
Unghie finte e cancerogenicità
Di recente le unghie finte al gel sono finite sotto la lente d’ingrandimento degli scienziati, che ritengono l’uso delle lampade UV rischioso per la salute. Le indagini sono iniziate negli Stati Uniti e sono state condotte in California ma, da qualche tempo a questa parte, anche in Italia si sta cercando di fare chiarezza.
In particolare, la dirigente di un istituto in provincia di Torino ha vietato alle studentesse di utilizzare le unghie finte al gel, motivando la scelta proprio con il rischio di cancerogenicità e il rischio per la sicurezza.
Lo studio chiarisce tutto
Un gruppo di ricercatori americani ha condotto un esperimento per capire se le unghie al gel potessero essere considerate pericolose per la salute umana. Lo studio è stato guidato da Maria Zhivagui, che ha condotto un esperimento su cellule umane in vitro. Lo scopo dell’esperimento era quello di capire quali fossero gli effetti dei raggi ultravioletti, delle lampade per l’asciugatura delle unghie, sulla salute umana.
I dati dello studio sono poi stati pubblicati sulla rivista Nature Communication e hanno evidenziato come l’esposizione ai raggi UV, di tipo A, per una durata di circa 20 minuti, porta al decesso di una quantità di cellule pari al 20/30%. Sottoposti a tre sessioni da 20 minuti, invece, ha incrementato la percentuale fino al 70%.
Le cellule che non sono andate incontro al decesso sono comunque state soggette a mutazione genetica, innescando lo stesso processo che si verifica quando si manifesta il tumore della pelle.
In effetti, il problema dei melanomi e dell’esposizione ai raggi UV delle lampade per l’asciugatura delle unghie era già stato sollevato nel 2017. All’epoca, una ragazza britannica aveva visto comparire sotto le unghie delle piccole macchioline di colore scuro. In seguito, ad un controllo dermatologico la giovane ha scoperto un melanoma.
Mentre qualche anno prima, nel 2013, uno studio condotto dalla School of medicine di New York aveva evidenziato anche il rischio di tumori legato alle manicure permanenti o semipermanenti.
Anche se spesso si parla di questo rischio, ad oggi, non esistono degli studi che hanno dimostrato in maniera inconfutabile la correlazione tra manicure moderna e cancerogenicità.
Come spiega una dermatologa: “Come per altre lampade come quelle abbronzanti c’è quindi un rischio cancerogeno che aumenta in caso di pratiche ripetute. Come precauzione è utile applicare un filtro solare quindi una crema sulle mani oppure utilizzare dei guantini. È giusto porre attenzione, ma non creare allarmismi”.
Allo stesso tempo, però, è stato confermato dermatologicamente, che non c’è alcun rischio legato all’utilizzo degli smalti classici.