Fallimento banca: cosa succede ai risparmi? In molti non lo sanno e hanno paura

È passato quasi un mese dal fallimento della banca americana SVB e della Credit Suisse ma il timore di perdere i risparmi è ancora molto alto.

Nonostante il governo abbia garantito che in Italia non ci sono ‘problemi’ con le banche ancora molti risparmiatori hanno paura.

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In fondo la situazione economica di molte famiglie non è florida e i timori di ritrovarsi sul lastrico sono ormai all’ordine del giorno. Gli esperti comunque assicurano che l’eventualità di una crisi bancaria è improbabile (almeno al momento). Grazie anche alla normativa che gestisce tale imprevisto. Ecco i dettagli.

Fallimento banca: normativa europea contro le crisi

I risparmiatori continuano a temere per i propri risparmi conservati sul conto corrente oppure in un conto deposito. Dopo ciò che è successo alle banche americane e a quella svizzera sono molti i risparmiatori che si chiedono cosa succederebbe ai loro risparmi in caso di fallimento della banca.

Gli esperti hanno ampiamente confermato che in Italia non è possibile il fallimento della banca. Anche perché le crisi bancarie sono regolate da norme contenute nella direttiva europea numero 2014/59. Questa direttiva in Italia è contenuta nei decreti legislativi numero 180 e 181 del 2015.

In estrema sintesi, la direttiva europea prevede che nelle banche siano costituiti degli organi competenti nella gestione delle crisi. Si tratta delle cosiddette Autorità di risoluzione che avranno i seguenti compiti:

  • intervenire prima che la crisi peggiori;
  • gestire la fase della risoluzione della crisi;
  • pianificare la gestione della crisi.

In pratica, la direttiva 2014/59 ha lo scopo di:

  • contenere gli effetti della crisi della banca in caso di fallimento;
  • ridurre riducendo gli effetti negativi e i costi sui contribuenti;
  • avviare il processo di ristrutturazione attraverso le Autorità di risoluzione;
  • ripristinare la funzionalità economica immettendo nuova liquidità.

Nel caso in cui in Italia il processo di risoluzione non andasse a buon fine, l’alternativa è una liquidazione coatta che imporrà alla banca di uscire dal mercato. Inoltre, sarà obbligata a trasferire le attività presso un’altra banca o di pagare i creditori.

Fondo di garanzia dei depositi

Comunque sia, per i depositi fino a 100mila euro sono garantiti dal Fondo di garanzia dei depositi o da altre forme di assicurazioni. Insomma, i risparmiatori possono stare tranquilli perché i loro risparmi sono al sicuro. Sull’argomento potrebbe interessare anche il seguente articolo: “Le banche italiane sono sicure o si rischia di perdere i soldi? Ecco la risposta della BCE

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