Questione aumento stipendi al centro dell’attenzione, pressing dei sindacati e tema rinnovi: tutti gli aspetti da sapere al riguardo
L’aumento degli stipendi è un tema che tiene banco e su cui non si può più attendere, con i sindacati che premono in merito al rinnovo dei contratti di giugno: cosa può cambiare per alcune categorie di lavoratori.
La tematica degli stipendi e dei relativi aumenti è sempre più pressante, a maggior ragione in un contesto in cui, come si è sentito dire più volte, è aumentato tutto tranne proprio lo stipendio.
Tra bollette, costo della vita e quant’altro, lo stipendio non basta e in tal senso una notizia positiva è quella del rallentamento dell’inflazione. Tuttavia, la situazione delle buste paga è al centro dell’attenzione da parte di vari sindacati che si muovo per inserire gli aumenti nel prossimo rinnovo dei contratti.
Tali aumento potrebbero inoltre servire per l’adeguamento della media degli stipendi del Paese agli altri d’Europa. L’intervento dell’Esecutivo sulle deduzioni in busta paga c’è stato, ma non basta per arrivare all’obiettivo, con l’Italia che resta indietro, in Europa.
Aumento stipendi fino a 435 euro lordi in busta paga: categorie
Si parte dai duecento sino a quattrocento trentacinque euro lordi in busta paga, in merito alle richieste minime fatte, che varia a seconda delle categorie di lavoratori prese in considerazione.
In taluni casi, tale aumento va di pari passo con la richiesta di riduzione dell’orario lavorativo, da 37.5 arriverebbe a 35.
E ancora, turni e orari maggiormente flessibili, ed adeguamento delle cifre dei buoni pasto che attualmente non coprono un pranzo completo.
Nel dettaglio dei metalmeccanici, al giugno di quest’anno dovrebbe esservi un aumento di ottanta euro a seguito dell’indicizzazione automatica in relazione all’inflazione.
A prescindere però da quelli che sono gli adeguamenti automatici, è bene soffermarsi su ciò che richiedono i sindacati nel dettaglio.
Si parte da un minimo di duecento euro lordi, in relazione agli aumenti in busta paga in merito agli operai delle occhialerie, che su per giù riguarda diciottomila lavoratori impiegati. Poi, duecento venti rispetto al lavorati di pelli e ombrelli che si legano al 3° livello, e si tratta su per giù di cinquantasei mila lavoratori.
La richiesta maggiormente alta arriva sino a quattrocento trenta cinque euro, e si prevedono in merito al settore bancario e a quello alimentare.
Duecento settanta mila i lavoratori soltanto per quel che concerne il comparto bancario. Proprio in relazione a tale ultimo pacchetto di richieste, vi è anche uno scatto, per andare incontro ai soggetti dal punto di vista del requisito anagrafico e contributivo, che sono maggiormente rigidi rispetto all’accesso alla pensione.
A destare attenzione anche il tema del pensionamento anticipato, anche sino a 5 anni prima: i dettagli e come fare.