L’Intelligenza Artificiale ci ruberà il lavoro? Ecco la novità che spaventa

L’Intelligenza Artificiale e tutti gli scenari che ne potrebbero conseguire sono un argomento che sta a cuore praticamente a tutti.

Da quando ChatGPT è entrata nelle nostre vite, csì come le altre varianti di questa tecnologia, sono molti gli interrogativi e le preoccupazioni che avvertiamo. Non solo a livello “apocalittico”, ma proprio per quanto riguarda la vita quotidiana e dunque il lavoro.

L'intelligenza Artificiale ruba il lavoro
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Non è difficile arrivare a conclusioni del tipo: non servirà più un giornalista, perché le notizie saranno scritte velocemente e accuratamente da una Intelligenza Artificiale; non serviranno più avvocati, commercialisti, Notai, esperti di marketing, perché ciò che gli umani elaborano in giorni e mesi l’IA lo fa in pochi istanti.

Fortunatamente, almeno per il momento, la realtà non è propriamente questa. Ma ciò non significa che in un (brevissimo) futuro tutto possa cambiare. I primi “segnali” in questo senso ci arrivano – anche – da una recente notizia. Ecco di cosa si tratta.

L’intelligenza Artificiale “nemica” del lavoro? Ecco cosa rischiamo

La notizia sta facendo il giro del web ed è riportata da numerose testate giornalistiche, da blog e siti. Al momento, chi scrive è un umano, così come chi ha scritto la news del momento. Per ora, aggiungiamo. Perché i fatti si stanno svolgendo nello Stato kuwaitiano, ma potrebbe accadere ovunque.

intelligenza artificiale al tg
Fonte: Twitter

Una nota società media ha annunciato che uno dei suoi telegiornali sarà condotto da una donna: la presentatrice non è umana, ma è un’intelligenza artificiale, e sarà impiegata come annunciatrice delle notizie.

La realtà che ha sdoganato l’ingresso delle IA al posto delle persone umane è la Kuwait Times, fondata nel 1961 come primo quotidiano in lingua inglese della regione del Golfo. Una trasmissione andata in onda su Twitter come telegiornale dell’emittente omonima è stata condotta da Fedha, questo il nome della IA comparsa sugli schermi e display dei device mobili.

Sono Fedha, la prima conduttrice in Kuwait che funziona grazie all’intelligenza artificiale a Kuwait News. Che tipo di notizie preferite? Sentiamo le vostre opinioni“, ha dichiarato l’AI in arabo.

La “donna” si presenta con l’aspetto di una persona femminile dai capelli biondi e con gli occhi chiari, vestita in modo professionale, con un tailleur scuro, come si confà al ruolo di giornalista televisiva.

Il dirigente della trasmissione, Abdullah Boftain, ha affermato entusiasta che questa è solo una prova ma che in futuro Fedha riuscirà a trasmettere “contenuti nuovi e innovativi. Inoltre la scelta del nome (che significa “metallo argentato”) e dell’aspetto estetico è stata dettata dal voler accomunare tutti gli abitanti del Paese, che provengono da più luoghi e da molteplici culture.

Ovviamente, dopo un esordio di questo genere, non sono mancate ondate di polemiche sui social: c’è chi ritiene tutto questo un importante passo avanti e chi invece solleva dubbi sulla obiettività di divulgazione di informazioni e sui diritti artistici.

Certamente l’ascesa delle IA è molto rapida e se non ben gestita potrebbe causare più danni che vantaggi a tutti gli esseri umani, e non solamente nel comparto del lavoro. Non resta che “stare a guardare” e monitorare l’evolvere di questa nuova fase della razza umana.

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