DEF approvato dal Governo: i dettagli su bollette, aumento stipendi, e non solo

DEF per il triennio 2024-26 approvato dall’esecutivo Meloni: cosa prevede sull’aumento stipendio, bollette e gli altri aspetti da sapere

DEF approvato dal Governo Meloni per il triennio 2024-26 e col via libera si sciolgono i dubbi su taluni punti del programma dell’esecutivo.

Donna alle prese con i calcoli
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Con il Documento di economia e finanza si chiarisce il modo in cui si spenderanno i tre miliardi di tesoretto, che non verrà legato alla riforma delle pensioni e al superamento della Legge Fornero.

Ciò non avverrà, quantomeno per quest’anno. Le risorse che risultano dal DEF saranno spese per il taglio del cuneo fiscale e dunque un conseguente aumento degli stipendi.

In merito all’economia del Paese, il PIL crescerà quest’anno dell’1% su base programmatica. Si attende per l’anno prossimo una crescita dell’1.5%.

Il ministero dell’Economia ha spiegato a proposito dello scenario tendenziale, che per il PIL si prevede una crescita pari a 0.9% (2023) e 1.5% (2024).

Per ora la stima di deficit tendenziale è del 4.35% per quest’anno, sotto l’obiettivo prefisso, che consente un recupero di circa tre miliardi di euro da impiegare per le riforme. Un tesoretto che comunque non consente l’approvazione di tutti i punti del programma, rendendo necessario scegliere. Si è deciso per tagliare il cuneo fiscale.

DEF approvato e 3 miliardi di risorse: aumento stipendi, sconti bollette, nuovi bonus famiglie

Il tesoretto in questione sarà destinato al taglio dei contributi fiscali a carico dei lavoratori dipendenti che hanno reddito medio – bassi. Ad oggi non è noto quale sarà l’ammontare. Sembra però certo che non si dovrà aspettare tanto per il taglio del cuneo fiscale, dal momento che avverrà mediante un “provvedimento di prossima attuazione”.

Lo scopo è il sostegno del potere d’acquisto delle famiglie, così come, ha chiarito il ministro Giorgetti, contribuire alla moderazione della crescita del salari rispetto ad una “pericolosa spirale salari – prezzi”.

Revisione Aliquote Irpef e bonus famiglie nel 2024

Il piano di riduzione delle tasse sugli stipendi del Governo prevede nel 2024 un altro passaggio, la revisione delle aliquote Irpef; a beneficiarne saranno anche pensioni e lavoratori autonomi col passaggio da 4 a 3 scaglioni.

Non è al momento chiaro se e dove saranno trovate le risorse, le quali potrebbero esser recuperate della riforma stessa, spiega Money, portando ad un ipotetico ridimensionamento del progetto iniziale.

Prossimamente dovrebbero esservi anche interventi finalizzati al contrasto del calo demografico, un aspetto che preoccupa il Governo, quello della bassa percentuale di natalità. Rassicurazioni in tal senso sono arrivate, si legge, dalla presidente del Consiglio in merito alla prossima legge di bilancio.

Sconti bollette, multe eco-attivisti e riforma mercato dei capitali

La Presidente del Consiglio ha dato conferma di altre misure per contrastare il caro-bollette. Il tema rappresenta ancora una priorità poiché, in particolare dopo l’estate, non si può escludere un’ulteriore crescita dei prezzi.

Per tale motivo vi sarà il rinnovo degli sconti per famiglie e imprese anche nella 2° parte dell’anno.

Riguardo coloro che distruggono, disperdono, deteriorino o rendano inservibili i beni culturali, vi è l’introduzione di una multa che oscilla tra 20-60 mila euro, in aggiunta ad altre sanzioni amministrative accessorie.

Tali sanzioni che richiamano agli eco-attivisti di cui di recente si è parlato per atti di protesta che hanno coinvolto beni culturali.

Nel corso del Consiglio dei Ministri l’attenzione si è soffermata anche sulla riforma del mercato dei capitali. Lo scopo è rendere più semplice l’accesso e prevedere nuove regole che ne permettano un’altra spinta per quel che concerne piccole – medie imprese.

Per quanto riguarda infine la riforma delle pensioni, si legge che al momento non dovrebbe cambiare nulla, e risulta difficile che possa aver luogo il superamento della Legge Fornero in una situazione in cui vi è il rischio che le risorse non bastino neanche per la riforma dell’IRPEF.

Crescono dunque le quotazioni di una eventuale conferma, per un anno ancora, di Quota 103, con il rimando di ogni discorso sul tema per il 2024, per l’anno a venire.

Cambiando tema ma restando sull’economia, in arrivo lettere dell’Agenzia delle Entrate: i dettagli.

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