Si diventa finanziere tramite un concorso pubblico e dopo un corso di formazione di un anno si diventa dipendente del MEF.
I compiti che deve svolgere la Guardia di finanza, o Fiamme Gialle, sono stabiliti dalla legge e dalle direttive del ministero dell’Economia e delle Finanze.
In sintesi, questo speciale Corpo della Polizia di Stato svolge i seguenti compiti: prevenzione, ricerca e denuncia delle evasioni e delle violazioni finanziarie; vigilanza sull’osservazione delle disposizioni di interesse politico-economici; sorveglianza in mare per i fini di polizia penitenziaria; responsabilità nella lotta alla criminalità. In questo articolo vedremo come si entra nella Guardia di finanza.
Diventare finanziere: requisiti e altre informazioni utili
La Guardia di finanza fa parte della Polizia di Stato e ha un ordinamento militare con ruoli e compiti prestabiliti:
- appuntati e finanzieri con la qualifica di agente di polizia giudiziaria, polizia tributaria e di pubblica sicurezza;
- sovrintendenti con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, tributarie e di agente di pubblica sicurezza: svolgono ruoli di carattere addestrativi e operativo;
- ispettori con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, di polizia tributaria e di agente di pubblica sicurezza e, in caso di necessità, collaborano con il diretto superiore.
Per diventare finanziare si deve superare un concorso pubblico indetto periodicamente e pubblicato sul sito della Guardia di finanza e in Gazzetta Ufficiale. I bandi riguardano l’inserimento nelle posizioni di finanziere, ispettore e di ufficiale. Ai concorsi per allievo ispettore e allievo ufficiale sono possono partecipare anche i civili purché abbiano i requisiti prevista dal bando:
- cittadinanza italiana e godimento dei diritti civili e politici;
- età compresa tra i 18 e i 25 anni;
- idoneità psicofisica alla mansione;
- altezza minimo 1,65 centimetri per gli uomini e 1,61 centimetri per le donne;
- diploma di maturità;
- assenza di condanne o imputazioni per delitto non colposo o sottoposto a misure di prevenzione;
- non essere espulso dall’Esercito italiano e né dai Corpi militari e civili o destituiti da uffici pubblici;
- non essere in situazioni incompatibili con l’acquisizione e la conservazione dello stato giuridico di finanziere.
Cosa prevedono le prove d’esame
I candidati al concorso per diventare finanziare devono affrontare 3 prove d’esame e la valutazione dei titoli. Le prove d’esame consistono in una prova scritta, nella prova di efficienza fisica e nell’accertamento dell’idoneità attitudinale e psicofisica. Nel dettaglio, la prova scritta prevede un questionario a risposta multipla su argomenti di cultura generale. Le prove di efficienza fisica variano in base al contingente al quale ci si candida che può essere ordinario o di mare. Questa prova serve ad accertare il livello di preparazione atletica dei candidati.
L’accertamento dell’idoneità psicofisica prevede delle visite mediche generali e specifiche (visita cardiologica e psichiatrica), mentre l’accertamento dell’idoneità attitudinale consiste in ulteriori test:
- valutazione delle capacità di ragionamento;
- di personalità;
- questionari biografici oppure motivazionali;
- colloquio attitudinale con ufficiali periti selettori;
- secondo colloquio a cura di uno psicologo.
I candidati che superano le prove diventa allievo finanziare e sarà ammesso a frequentare un corso di formazione di un anno. Al termine del corso si diventa finanziere e, dopo 5 anni di permanenza, con l’avanzamento di carriera si consegue il grado di Finanziere Scelto.