Stipendio lordo e netto: quanto devi chiedere per guadagnare 1000 euro

Lo stipendio lordo e netto in Italia sono molto diversi a causa della tassazione molto alta sul lavoro di cui lo Stato necessita.

Una sostanziosa parte degli stipendi pagati dalle aziende finisce quindi nelle tasse dello Stato o degli enti locali sotto forma di tributi, e spesso il lavoratore dipendente non se ne accorge.

stipendio lordo e netto
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La differenza tra stipendio netto e lordo in busta paga è però molto ampia, ed è determinata da molti fattori. Conoscere questa differenza è necessario in sede di trattativa contrattuale con il proprio datore di lavoro, specialmente quando si viene assunti. Spesso infatti si contratta il nuovo stipendio sul lordo, che è una cifra molto lontana da quella che arriva poi nelle tasche del dipendente. Ecco come calcolare il netto del proprio stipendio.

Stipendio lordo e netto: quanto pesano le tasse?

Per capire quanto le tasse pesino sullo stipendio di un lavoratore dipendente, bisogna capire come funziona l’Irpef, cioè la principale tassa sul reddito italiana. L’Irpef è la principale tassa italiana. Da essa derivano una parte consistente degli introiti attraverso cui lo Stato fa funzionare ospedali, strade, scuole e tutti gli altri servizi essenziali.

La costituzione determina esplicitamente che la tassazione italiana debba essere progressiva. Questo significa che non solo chi guadagna di più deve pagare di più in valore assoluto, ma anche in percentuale. Così nascono i cosiddetti scaglioni Irpef, intervalli di reddito a cui è legata una tassazione percentuale.

Fino a 15.000 euro l’aliquota è del 23%, da 15.000 a 28.000 del 25%, da 28.000 a 35.000 del 35% e sopra quella cifra del 43%. Si parla di stipendi lordi annui, e il sistema di scaglioni funziona in modo tale che solo le cifre che superano le soglie indicate subiscono una tassazione maggiore in percentuale. Ad esempio un dipendente che prende 20.000 euro lordi l’anno, pagherà il 23% di Irpef sui primi 15.000 e il 25% sui restanti 5000. Per questa ragione però, in alcuni casi molto specifici, conviene farsi pagare meno al lordo per evitare una tassazione più alta.

Quanto bisogna chiedere per guadagnare 1000 e 2000 euro?

Visto il peso che le tasse hanno sullo stipendio, è bene conoscere quanto sia necessario chiedere di lordo per raggiungere la cifra netta che si desidera. Anche se l‘Irpef rappresenta il grosso della tassazione, ci sono altri fattori da considerare. Uno sono i contributi pensionistici, che sono abbastanza uniformi a livello nazionale anche se possono cambiare da cassa a cassa, e i tributi locali, regionali e comunali, che invece variano a seconda di dove si trovi l’azienda.

Se prendiamo per esempio una ditta che si trova il Lombardia, un lavoratore dipendente pagato 1000 euro lordi al mese guadagnerà appena 808,89 euro netti. Per raggiungere i 1000 euro netti bisogna arrivare ad uno stipendio lordo annuo di 17.000 euro, quindi mensile di 1307 euro lordi. Intuitivamente si potrebbe pensare che, per avere uno stipendio di 2000 euro netti, basti arrivare a 34.000 euro lordi all’anno di stipendio.

Come spiegato in precedenza però, gli scaglioni IRPEF comportano che più si guadagna, più si paga di tasse in percentuale. Quindi 34.000 euro lordi l’anno, che sono 2615 euro lordi al mese, consistono in appena 1787 euro netti. Per arrivare a 2000 euro netti al mese bisogna ottenere un reddito lordo annuo di almeno 40.000 euro, che si traducono in ben 3076 euro lordi al mese. Tutte queste cifre sono da intendersi tenendo in contro 13 mensilità e non 12.

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