Lavoro, buone notizie in arrivo, aumenta il TFR: ecco il motivo

Buone notizie in arrivo per molti lavoratori che potranno beneficiare di un importo del TFR più alto rispetto agli anni passati. Ecco il motivo.

In un periodo storico come quello attuale, segnato da un preoccupante aumento generale dei prezzi, giungono finalmente buone notizie per molti lavoratori. Quest’ultimi, infatti, potranno beneficiare di un importo del TFR più alto rispetto agli anni passati. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

TFR AUMENTO
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Il 2023 è da poco iniziato e ci si ritrova ancora a dover fare i conti con gli strascichi dell’anno passato. Tra questi si annovera il preoccupante aumento dei prezzi che riduce il nostro potere di acquisto, impattando quindi negativamente sulle nostre tasche.

Una contesto difficile quello in cui ci ritroviamo a vivere, in cui finalmente giunge una notizia positiva per molti lavoratori. Quest’ultimi, infatti, potranno beneficiare di un importo del TFR più alto rispetto agli anni passati. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Lavoro, buone notizie in arrivo, aumenta il TFR: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto, giungono buone notizie per molti lavoratori che potranno beneficiare di un TFR più ricco rispetto agli anni passati. Ma per quale motivo? Ebbene, questo avrà luogo proprio per effetto dell’aumento generale dei prezzi, che permetterà di registrare un aumento pari quasi al 10%.

Entrando nei dettagli è bene ricordare che l’Istat ha ufficializzato l’indice dei prezzi al consumo, utilizzato per la rivalutazione del TFR, che per il mese di dicembre 2022 è risultato pari a 118,21, ovvero con un aumento dell’11,3% rispetto all’anno prima.Tale incremento ha portato il coefficiente di rivalutazione del Tfr a quota 9,974576%.

Per questo motivo i lavoratori dipendenti potranno beneficiare di una rivalutazione del trattamento di fine rapporto pari a quasi il 10%. Questo avviene perché in base a quanto previsto dal comma 4 dell’articolo 2120 del Codice Civile, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il trattamento in questione,

“con esclusione della quota maturata nell’anno, è incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l’applicazione di un tasso costituito dall’1,5 per cento in misura fissa e dal 75 per cento dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall’ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente”.

Ecco quindi che proprio per effetto dell’aumento dell’inflazione si registra un importo più alto del Trattamento di Fine Rapporto.

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