Pasta, preoccupante aumento dei prezzi: occhio alla stangata del 2023

Brutte notizie per gli amanti della pasta, il cui prezzo ha registrato un aumento non indifferente. Occhio alla possibile stangata in arrivo con l’inizio del nuovo anno.

Il 2023 è da poco iniziato e ci si ritrova a dover fare i conti con gli strascichi dell’anno da poco terminato. Tra questi il preoccupante aumento dei prezzi che ha colpito anche la pasta. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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L’Epifania tutte le feste le porta via” recita un vecchio proverbio popolare. Peccato che non possa cancellare in un batter d’occhio anche tutto ciò che di negativo ha segnato l’anno appena trascorso. Da pochi giorni, infatti, abbiamo dato il benvenuto al 2023 e ci ritroviamo, inevitabilmente, a dover fare i conti con gli strascichi dell’anno passato.

Tra questi si annovera il preoccupante aumento dei prezzi che riduce il nostro potere di acquisto. Diversi i prodotti interessati da tale situazione, come ad esempio la pasta. Ma cosa sta succedendo e soprattutto cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pasta, preoccupante aumento dei prezzi, occhio alla stangata del 2023: cosa c’è da aspettarsi

Abbiamo già avuto modo di vedere assieme la classifica della miglior pasta da acquistare al supermercato. Sempre soffermandosi su quest’ultima, non è passato inosservato il recente aumento dei prezzi che finisce, inevitabilmente, per pesare sulle nostre tasche. Ma cosa sta succedendo?

Ebbene, all’origine di questo preoccupante aumento dei pezzi si annoverano diversi fattori. Tra questi si annoverano il caro energia e l’aumento dei costi delle materie prime, come ad esempio il frumento. Entrando nei dettagli, stando ad una analisi svolta dalla rivista Il Salvagente sulle confezioni da un chilogrammo di venti marchi di pasta, si registra un aumento dei prezzi non indifferente da dicembre 2020 ad oggi.

In particolare, prendendo come riferimento i numeri forniti da Ismea, ovvero l’Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare, si evince ce ad esempio Barilla è passata da 1,72 euro al chilo a 2,03 euro al chilo. De Cecco è passata da 2,70 euro al chilo a 3,44 euro al chilo, mentre la pasta Rummo è passata da 2,12 euro a 3,10 euro al chilo.

La Molisana, invece, è passata da 1,80 euro al chilo a 3,08 euro al chilo. Per quanto riguarda i marchi della grande distribuzione, invece, si registra un aumento del prezzo degli spaghetti Coop da 1,38 euro a 1,84 euro al chilo. Il prezzo della pasta  Esselunga è aumentato del 26%, mentre da Conad si è registrato un incremento pari al 39%.

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