Per chi desidera acquistare un impianto di riscaldamento alternativo al gas, è possibile sfruttare i bonus stufe e camini disponibili anche nel 2023.
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 sono state confermate e prorogate le agevolazioni indirizzate in favore di coloro che desiderano acquistare stufe e camini a lega o a pellet. Tuttavia, bisogna fare attenzione alle disposizioni di legge che stabiliscono i requisiti utili per accedere ai benefici, ma anche le caratteristiche dell’impianto.
La crisi energetica, che ha caratterizzato il 2022, ha dato un’ulteriore spinta verso forme di riscaldamento domestico alimentate, alimentate con combustibili diversi dal gas metano. Dopotutto, l’incertezza degli ultimi mesi, inasprita dallo scontro militare tra Russia e Ucraina non giovato alla situazione.
Per fortuna, coloro che hanno intenzione di sostituire un vecchio impianto di riscaldamento, installando una stufa o un camino hanno la possibilità di fruire di bonus e detrazioni fiscali anche nel 2023. Scopriamo quali sono i vantaggi disponibili.
Bonus stufe e camini: più di un beneficio
Per l’acquisto e l’installazione di sistemi di combustione alimentati a biomassa sono previsti bonus stufe e camini anche per il 2023. Si tratta di incentivi statali che hanno lo scopo di favorire l’installazione di questo tipo di impianti.
Con l’approvazione della Legge finanziaria del 2023, la prima firmata da Giorgia Meloni, sono stati confermati gli aiuti statali di cui sopra.
In particolare, anche nei prossimi mesi sarà possibile accedere ad una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di una stufa o un camino alimentato a biomassa, usufruendo del bonus ristrutturazione. Com’è intuibile, per fruire della suddetta detrazione fiscale occorre che le spese siano inserite all’interno di un intervento di ristrutturazione edilizia finalizzata al miglioramento dell’efficienza energetica.
In ogni caso, per poter detrarre le spese occorre che il pagamento sia stato effettuato mediante uno strumento di pagamento tracciabile, come un bonifico parlante. Pertanto nella fattura relativa alle spese da portare in detrazione occorre che siano inseriti i seguenti dati:
- il riferimento normativo
- il codice fiscale del richiedente
- il numero di Partita IVA o il CF della ditta che effettua i lavori.
Bonus mobili
Le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di una stufa o un camino possono essere portate in detrazione, anche usufruendo del bonus mobili. In questo caso, il contribuente ha l’opportunità di ricevere un rimborso del costo sostenuto pari al 50% del totale, entro il tetto massimo di 8.000 euro.
La detrazione è fruibile fino al 31 dicembre 2024 e prevede il rimborso di 10 quote annuali di pari importo. Anche in questo caso, però, occorre che la spesa sia sostenuta nell’ambito di un intervento di ristrutturazione edilizia.
Ecobonus per acquistare una stufa o un camino
Tra le agevolazioni per l’acquisto di una stufa o un camino abbiamo anche l’Ecobonus. In questo caso, la detrazione prevede l’applicazione di due diverse aliquote IRPEF:
- 50% per gli interventi edilizi in cui avviene solo la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento;
- 65% per gli interventi che prevedono un intervento edilizio di riqualificazione energetica totale.
Ovviamente, è possibile godere del bonus stufe e camini anche sfruttando il superbonus 90%.