Il Ministero della Salute ha lanciato un allarme mandorle sgusciate. Al loro interno sono contenute aflatossine.
Con un recente comunicato, il Ministero della Salute ha reso noto un allarme che riguarda le mandorle sgusciate. Nel comunicato sono stati indicati i lotti interessati, per i quali è stato disposto il divieto di consumazione, con restituzione al punto vendita.
Sono diversi i lotti di mandorle segnalati dal Ministero della salute perché contaminati da aflatossine. Si tratta per lo più di mandorle sgusciate e vendute sotto i marchi: Dattilo, Movida Catering e I&D Srl.
Il ritiro riguarda diversi formati, scopriamo quali.
Allarme mandorle sgusciate: consumarle è pericoloso
Il Ministero della Salute ha pubblicato i nomi delle marche di mandorle sgusciate e i formati ritirati dal mercato, per i quali è disposto il divieto di consumo. Ci stiamo riferendo a:
- Dattilo bustine da 40 grammi numero di lotto 277/22 e 290/22;
- Movida catering confezione da 700 grammi, numeri di lotto 270/22, 294/22 e 273/22;
- Movida catering nella confezione da 1 kg, per i numeri di lotto 277/22 e 291/22;
- I&D Srl nelle vaschette compostabili da 200 grammi e da 400 g con i numeri di lotto 279/22, 280/22 e 295/22.
Questi prodotti sono tutti commercializzati dall’azienda I&D di Frattamaggiore, in provincia di Napoli.
Coloro che hanno acquistato le mandorle sgusciate appartenenti ad uno dei marchi sopra indicati devono restituire la confezione al punto vendita.
Così come precisato dall’azienda produttrice, il richiamo è stato effettuato dal Ministero della Salute in via precauzionale. Di fatto la sostanza incriminata non è stata trovata nelle mandorle, ma solo nella farina di mandorle realizzata da un altro produttore italiano. Tuttavia, quest’ultimo, aveva acquistato lo stesso lotto di mandorle dal medesimo fornitore spagnolo.
Per questo motivo, il Ministero della Salute ha disposto il ritiro dal mercato di tutte le marche di mandorle provenienti dallo stesso lotto.
Aflatossine: di cosa si tratta
Le aflatossine sono delle sostanze prodotte dal metabolismo di alcuni funghi. Attualmente sono state individuati 17 tipi di aflatossine che sono particolarmente tossiche per l’essere umano. Queste generalmente si sviluppano durante le fasi di coltivazione, raccolto e immagazzinamento di cereali come riso e granturco.
In realtà, le aflatossine possono essere rintracciate anche in altri prodotti, come il mais, che sembra essere l’alimento più a rischio. Ma la sostanza tossica può essere presente anche sulla frutta guscio, sulle arachidi, fichi, altra frutta secca, spezie oli vegetali grezzi e semi di cacao.
Aflatossine: i rischi per la salute
Ingerire prodotti sui quali sono presenti aflatossine può provocare un livello di tossicità nell’organismo umano. L’organo che risente particolarmente dell’influenza delle aflatossine è il fegato. Oltre ad una tossicità a breve-medio termine, sono stati riscontrati effetti cronici piuttosto seri.
L’ingestione di prodotti in cui sono contenute aflatossine del tipo B1 ha un’azione sui geni, tanto da provocare allo sviluppo del cancro al fegato.
Per questo motivo, nel lontano 1993, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro aveva classificato le aflatossine del gruppo B1, come potenzialmente cancerogene per l’uomo.