Prestito, come richiederne uno con un contratto a tempo determinato

Ottenere un prestito è piuttosto complesso se non si possono fornire alla banca garanzie sulle proprie entrate che assicurino il pagamento.

Solitamente, per ogni tipo di prestito, da quello più semplice al mutuo per la casa, i parametri minimi per ottenerlo sono due a seconda se si sia lavoratore autonomo o dipendente.

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Si tratta della partita iva aperta da almeno due anni oppure di un contratto a tempo indeterminato. In moltissimi ambiti del mercato del lavoro italiano però, un contratto di questo tipo è ormai quasi impossibile da ottenere. Il lavoro precario la fa da padrone e, per chi ha un contratto a termine, spesso semestrale, avere un prestito per affrontare spese ingenti è molto difficile. Esiste un modo per ottenere un prestito con soli sei mesi di contratto?

Come ottenere un prestito con un contratto breve

Solitamente per ottenere un prestito è necessaria la garanzia di un contratto a tempo indeterminato. Questo perché la banca o la società finanziaria che elargiscono il denaro vogliono essere il più sicure possibile che questo ritorni loro con i dovuti interessi. Non solo il rischio di non avere indietro i soldi può spaventare le banche, ma il recupero crediti è costoso e nessun istituto vuole sobbarcarsene il prezzo.

Meglio prevenire che curare quindi, ma il problema è che questa politica si riflette su tutti coloro che non hanno un contratto a tempo indeterminato. In un mercato del lavoro sempre più pervaso dal precariato, ottenere un prestito è quindi molto complesso, ma sempre possibile. Esistono infatti diversi modi per convincere una banca a rilasciare un prestito anche con un contratto a tempo determinato. 

Il metodo principale è concordare con la banca o con la società finanziaria una dilazione di pagamento che corrisponda alla durata rimanente del proprio contratto. In questo modo la banca può assicurarsi che il proprio stipendio consenta il pagamento delle rate, e elargire il prestito. In questi casi conviene chiedere il prestito appena assunti, per avere più tempo per ripagare il prestito, e quindi rate più basse.

Cosa succede se non si riescono a pagare le rate?

Con questo tipo di prestiti si possono ottenere soltanto piccole somme. Spesso sono le società finanziarie, e non le banche, a concedere strumenti di questo tipo. Se invece si necessita di un prestito più sostanzioso ma non si è in possesso di un contratto a tempo indeterminato, si può sempre trovare un garante.

Il ruolo di garante può essere ricoperto da chiunque, ma necessita di un buon rapporto di fiducia. Il garante infatti assicura alla banca che, in caso non si sia in grado di restituire il prestito, sarà lui a coprire il debito. Anche il datore di lavoro può fare da garante, in diversi modi. Ad esempio, in caso di contratto a tempo determinato, può garantire alla banca o alla società finanziaria che terminato l’attuale contratto, il lavoratore che sta chiedendo il prestito ne otterrà un altro, sia esso a tempo determinato o indeterminato.

In caso non si sia in grado di pagare le rate quindi, ci va di mezzo colui che ha dato la propria garanzia. In assenza di garante, la banca o la società finanziaria che hanno concesso il prestito possono rifarsi sui beni in possesso del debitore. 

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