Una fase storica delicata, forse anche troppo. La consapevolezza che il momento attuale possa durare ancora tanto tempo.
Di questi tempi, l’attenzione di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con i venti di crisi che ormai inesorabili soffiano da mesi sul nostro paese, è tutta rivolta al risparmio. Quanto offerto dalla realtà in questa fase tanto particolare non è di certo ciò che ci si aspettava per il post pandemia. Al posto di una condizione, di una situazione di rilancio, ci troviamo a dover gestire situazioni che mai ci saremmo immaginati di dover affrontare nel breve periodo. Forse addirittura mai.
Nella maggior parte dei casi, oggi, gli italiani vivono con l’acqua alla gola, per utilizzare una immagine che possa essere particolarmente significativa. Ogni giorno rappresenta valida occasione per provare a intervenire li dove è giusto si intervenga. Il bilancio familiare, fare in modo che tutto quadri e che le spese, certe, non siamo mai troppo. Proprio questo, oggi, mette a dura prova il lavoro di ogni singolo cittadino. Resistere ai venti di crisi incessanti.
Ogni giorno, anche soltanto andare a fare la spesa può rappresentare un’ardua sfida. Se consideriamo gli aumenti dei prezzi praticamente in ogni settore, in ogni ambito non solo della grande distribuzione ma dell’intera economia, allora è chiaro che qualcosa da considerare c’è. Benzina, diesel, gas, metano, servizi di ogni genere, bollette di luce e gas praticamente raddoppiate in un anno, tutto è schizzato alle stelle, qualsiasi tipo di bene.
La via del risparmio non è rappresentata in qualche modo in maniera del tutto chiara, per dire che non esiste una ricetta universale. Il confronto con lo stesso mercato, se parliamo, ad esempio di beni di genere alimentare è comunque fondamentale. Pensiamo alla possibilità, per dire, di acquistare esclusivamente seguendo le dritte dei volantini con le varie offerte dei vari store. Questa potrebbe essere una possibilità concreta di risparmio.
Di conseguenza ci si ritroverebbe nella condizione di fare, in qualche modo, il giro di supermercati andando ad acquistare specifici articoli in ogni diverso punto vendita. In questo modo, certo, il risparmio potrebbe essere di certo garantito. Altra dinamica interessante può riguardare la possibilità di optare per i supermercati discount. Recenti ricerche stimano risparmi calcolati per migliaia di euro in un anno per una singola famiglia.
La verità, poi, è che non tutti i supermercati mettono in pratica specifiche politiche. Per intenderci, il supermercato più conveniente sul mercato, potrebbe non essere presente in una particolare area geografica. Questo significa che certi vantaggi non sono sempre per tutti, anzi. Sono, nel complesso, per pochi. In tal senso Altroconsumo, organizzazione di consumatori ha condotto una scrupolosa indagine per scoprire quelli che sono, di fatto i supermercati più convenienti presenti sul territorio italiano.
Al supermercato è ormai battaglia: questi i supermercati più convenienti del paese
1,6 milioni di articoli presi in considerazione da Altroconsumo per una indagine che va a rendere molto più chiara la situazione prezzi per l’anno 2022. 1171 articoli punti vendita in 67 città italiane, il processo di studio insomma dell’intera dinamica è stato, di fatto, più che mai approfondito. Dalla stessa indagine una classifiche che in questo senso va a chiarire quelli che sono gli aspetti maggiormente ricercati. L’economicità dei supermercati italiani.
In merito ad alcune considerazioni effettuate in precedenza è chiaro che la differenza di scelta può implicare, in merito a quelli che sono gli stessi prezzi riscontrabili nei vari supermercati un relativo risparmio. L’esempio precedente della scelta di supermercati discount, ad esempio. Per una famiglia tipo di quattro persone parliamo di un risparmio quantificabile in 3550 euro. Una somma davvero importante se si pensa alla spesa quotidiana alimentare, una sola voce del bilancio domestico.
L’indagine di Altroconsumo, in questo senso fa riferimento a un arco temporale che va dal 7 marzo al 1 aprile 2022. 126 categorie di prodotti analizzate. Tra queste troviamo: alimenti, prodotti per la cura della casa, beni per la cura della persona e altri articoli di vario genere per quel che riguarda il cosiddetto “pet food”. Altroconsumo identifica, poi tre diverse tipologie di spesa:
- Spesa effettuata acquistando i soli prodotti di marca, catalogati in questo modo perchè commercializzati dalle multinazionali più celebri.
- Spesa mista, effettuata con prodotti di qualità differente e con prezzi anche molto diversi tra loro.
- Spesa al risparmio, che prevede l’acquisto dei soli prodotti dal prezzo più economico (commercializzate da quelle che vengono comunemente definite come sottomarche).
Se guardiamo a quelli che sono i prezzi, per supermercati e ipermercati rispetto all’anno precedente possiamo parlare di un aumento in percentuale del 5,2%. Nella categoria discount l’aumento è quantificabile in un +1%. La classifica assegna un punteggio di 100 punti per le catene con prezzi più bassi, un punteggio più alto considererà quindi, anche il dato in percentuale riguardante l’eventuale rincaro nei prezzi.
In testa Familia e Doc alla per quel che riguarda la spesa mista. Per quel che riguarda merce diffusa tra i grandi marchi troviamo al primo posto Esselunga. Per i prodotti a basso prezzo, invece, primato per Aldi e Eurospin. Di seguito la classifica dei supermercati più convenienti nel paese per quel che riguarda la spesa mista:
- Famila Superstore (punteggio 100)
- Dok (punteggio 100)
- Conad (punteggio 104)
- Pam (punteggio 104)
- Conad Superstore (punteggio 104)
- Ipercoop (punteggio 104)
- Esselunga (punteggio 104)
- Coop (punteggio 104)
- Interspar (punteggio 107)
- Eurospar (punteggio 107)
- Tigre (punteggio 108)
- Esselunga Superstore (punteggio 108)
- Carrefour Market (punteggio 110)
- Carrefour (punteggio 111)
- Bennet (punteggio 112)
Di seguito poi la classifica che riguarda i supermercati discount. Nello specifico, spesso in quei casi troviamo prodotti di sottomarche, aziende secondarie di grandi gruppi commerciali che però di fatto fanno parte di famiglie del settore più che prestigiose:
- Aldi (punteggio 100)
- Eurospin (punteggio 100)
- Prix Discount (punteggio 102)
- In’s Mercato (punteggio 106)
- Lidl (punteggio 107)
- MD (punteggio 108)
- Penny Market (punteggio 108)
- Esselunga Superstore (punteggio 109)
- Esselunga (punteggio 112)
- D-Più Discount (punteggio 114)
- Spazio Conad (punteggio 119)
- Carrefour Market (punteggio 120)
- Ipercoop (punteggio 120)
- Bennet (punteggio 122)
- Famila Superstore (punteggio 125)
C’è poi la classifica, dei prodotti per i quali non viene considerato particolarmente la ricerca del risparmio:
- Esselunga (punteggio 100)
- Esselunga Superstore (punteggio 101)
- Famila (punteggio 101)
- Spazio Conad (punteggio 101)
- Bennet (punteggio 102)
- Ipercoop (punteggio 103)
- Interspar (punteggio 103)
- Dok (punteggio 104)
- Conad Superstore (punteggio 105)
- Eurospar (punteggio 105)
- Conad (punteggio 106)
- Carrefour (punteggio 106)
- Coop (punteggio 107)
- Tigre (punteggio 108)
- Pam (punteggio 108)
Una indagine che insomma chiarisce una serie di concetti fondamentali legati alla ricerca, ostinata o meno del risparmio nel nostro paese. In questa fase quindi una simile riflessione non può che tornare utile al consumatore per provare a mettere in pratica operazioni scientifiche, se cosi possiamo dire, per arrivare, finalmente a una sorta di equilibrio, giorno dopo giorno nell’affrontare la spesa per la propria casa.