Solitamente per prendere la patente è necessario superare un esame sia teorico che pratico. A quanto pare non funziona più così
Vediamo come conseguire la patente senza sostenere la prova finale. In realtà si tratta di un caso piuttosto particolare che non necessità di una verifica approfondita.
La patente è uno strumento indispensabile per potersi spostare. La maggior parte dei cittadini ne ha almeno una che utilizza per condurre sia mezzi a due ruote che a quattro ruote.
Una volta conseguita ci si può muovere liberamente su qualsiasi strada e colmare tratte che alle volte non è possibile ridurre con i mezzi pubblici. Soprattutto in Italia infatti sono molteplici le località in cui non si può arrivare con il bus o con il treno.
Patente: il particolare caso in cui non serve fare l’esame
Dunque, con un po’ di timore iniziale ci si reca a scuola guida per frequentare il corso e poi sostenere l’esame sia teorico che pratico. Esistono varie tipologie di patenti che consentono di poter condurre mezzi differenti di cilindrate e grandezze differenti. La più diffusa è la patente B con cui si è abilitati a guidare le normali automobili.
In questa sede ci concentreremo in particolar modo su una particolare fascia di guidatori presenti in Italia, ovvero quelli che hanno la patente A e A2. Per la prima è necessario avere almeno 18 anni e consente di guidare motociclette, quadricicli leggeri, tricicli e ciclomotori. Per la seconda bisogna aspettare il compimento dei 24 anni e consente di guidare anche i motocicli a patto che non superino la potenza di 35kW. Include anche i tricicli con potenza fino a 15kW.
Fino a qualche tempo fa per entrambi i titoli di guida erano necessari degli esami sia di teoria che di pratica. Da qualche tempo però non è più così. La legge 108 del 5 agosto 2022 ha rivoluzionato le carte in tavola.
Chi ha già conseguito la patente A può prendere la A2 in maniera più agevole. Basta frequentare un corso di formazione presso una qualsiasi scuola guida ed il gioco è fatto. Questo permette ad ogni potenziale motociclista di evitare la prova finale pratica e di snellire la trafila burocratica prevista in questi casi. L’obiettivo è favorire il lavoro della Motorizzazione. Tra qualche tempo capiremo se questo provvedimento darà i risultati sperati.