A tutti nella vita può capitare di regalare soldi. In questi casi, è necessario fare attenzione al fisco. Scopriamo quando serve il notaio.
Donare denaro ad una persona è una circostanza ammessa dalla legge, quando il regalo è effettuato in contanti non c’è alcuna limitazione dal punto di vista legale. Tuttavia, se la transazione di denaro viene effettuata con i metodi elettronici e tracciabili (es. bonifico, vaglia o accredito su carta prepagata) allora le cose cambiano.
Da un punto di vista fiscale, il trasferimento di denaro a titolo gratuito, ovvero senso che vi sia corrispettivo di un bene o un servizio, è ammesso dalla legge e non è tassato in base al grado di parentela che intercorre tra i soggetti coinvolti.
In sostanza, se una persona regala dei soldi ad un’altra persona, è previsto il versamento di tasse solo a partire da una certa cifra e in base al grado di parentela.
Ma oggi ci vogliamo occupare di un altro dilemma: per regalare i soldi serve il notaio?
Regalare soldi: l’atto pubblico non è necessario
Regalare soldi ad un’altra persona non necessita di un atto pubblico notarile. Di fatto, è possibile trasferire una somma di denaro, più o meno consistente, utilizzando un bonifico, il vaglia, una ricarica su carta prepagata o la consegna di una somma in contanti.
Da un punto di vista legale, la donazione è intesa come un contratto con il quale una parte decide di arricchire la controparte senza ottenere in cambio nulla. Quando la donazione prevede il trasferimento di una somma di denaro, non sussistono particolari limiti. Tuttavia, se la donazione riguarda animali o oggetti, per perfezionare il contratto è necessario sempre che vi sia l’accettazione da parte del donatario.
Nel caso di una donazione di soldi, l’accettazione si considera implicita e valida.
Ad ogni modo, la disciplina stabilisce che le donazioni di modico valore, ovvero quelle che non impoveriscono il donatore, possono essere effettuate anche senza notaio. In questo caso, il trasferimento di denaro può avvenire in contanti oppure tramite uno strumento tracciabile. In quest’ultimo caso, è necessario che il donatore inserisca una causale ovvero il motivo per il quale sta venendo il trasferimento della somma di denaro.
Sebbene la causale non rappresenti una voce obbligatoria o valida dal punto di vista legale, permette al donatore di ricordare per quale motivo è avvenuto il trasferimento di denaro, anche a distanza di anni. Dunque, la causale rappresenta una sorta di traccia che individua in maniera certa il motivo del trasferimento di denaro.
Quando i soldi vengono trasferiti da un conto ad un altro, come regalo, nella causale può essere specificato che si tratta di una donazione.
Donazione indiretta
In alcuni casi, le persone possono regalare soldi sotto forma di donazione indiretta. In questo caso, la soma di denaro può servire ad acquistare un bene che altrimenti il donatario non potrebbe permettersi.
È questo il caso di un genitore che versa sul conto del figlio una somma di denaro sostanziosa per l’acquisto di un’auto o di un immobile.
In ogni caso, in base a quanto stabilito dalla legge di bilancio 2023, sia in caso di donazione diretta che di donazione indiretta, le somme di denaro che possono circolare, in contanti, non devono superare i limiti di 4999 euro.