Aprire un conto offshore può essere complesso e costoso, e spesso è necessaria l’intermediazione di agenzie estere esperte.
Solitamente si tratta di conti anonimi, o meglio cifrati, che permettono di ottenere i massimo della riservatezza possibile nel depositare i propri soldi.
Solitamente questi conti vengono aperti in paesi definiti come paradisi fiscali. In queste nazioni le leggi sulla tassazione dei depositi bancari favoriscono questo tipo di operazioni. Può succedere però che le leggi cambino, e che chi utilizza un conto corrente offshore si ritrovi a dover spostare il proprio denaro.
Paradisi fiscali e segreto bancario, cosa è successo in Svizzera?
Esistono paesi che sono definiti come paradisi fiscali. Spesso si tratta di piccole nazioni che fanno della loro tassazione il principale strumento di crescita finanziaria ed economica, in mancanza d’altro. Non tutti i paradisi fiscali sono uguali però. Ne esistono quattro tipologie, che si differenziano per la legislazione sulla tassazione.
Il primo è il Pure Tax Heaven, il paradiso fiscale puro, che non tassa in nessun modo il denaro che vi transita, o lo tassa solo in maniera nominale, e garantisce l’assoluto segreto bancario rifiutandosi di scambiare i propri dati bancari con altri stati. Un secondo tipo di paradiso fiscale è rappresentato da quegli stati che tassano soltanto i redditi generati in loco, e non quelli provenienti da altri paesi. Infine le ultime due tipologie comprendono quei paradisi fiscali che hanno una tassazione speciale o semplicemente bassa ma non nulla.
Le leggi che proteggono il segreto bancario, attive in vari stati del mondo, non sono gradite alle organizzazioni per la cooperazione internazionale e a vari Stati. Spesso infatti possono finire per proteggere scambi di denaro legati ad attività illegali. La Svizzera era in passato l paradiso fiscale per eccellenza, ma dal 2018 ha cominciato a collaborare con l’OCSE per fornire i propri dati bancari riguardanti cittadini di vari stati esteri. Ad oggi soltanto i cittadini svizzeri sono ancora protetti dal segreto bancario.
Come aprire un conto offshore
L’apertura di un conto criptato è possibile anche in Italia. Bisogna rivolgersi ad una banca di investimento, che provvederà a svolgere le pratiche necessarie e ad aprire il conto. In caso invece si voglia aprire un conto all’estero, spesso è necessario affidarsi ad un agenzia specializzata. Questa si occuperà di contattare la banca che offre il servizio ed assicurarsi che tutti i procedimenti necessari siano svolti a norma di legge. Questo servizio ha ovviamente un costo e quindi il prezzo di creare un conto offshore è più alto sia di quello per creare un conto normale, che di quello per crearne uno criptato.
L’unico modo per evitare il prezzo dell’intermediario è quello di recarsi fisicamente nel paese in cui si vuole aprire il proprio conto. In questo caso però bisogna considerare le spese di viaggio. Alcuni paradisi fiscali offrono anche l’opportunità di aprire un conto offshore via internet, previa verifica dell’identità del correntista. L’ultimo ostacolo per aprire un conto offshore è che spesso le banche che gestiscono servizi di questo tipo richiedono una somma minima da versare nel conto, prima che questo possa essere aperto. È di conseguenza bene informarsi prima di avviare la procedura sull’entità di questo requisito.