I casi dei Buoni Fruttiferi Postali prescritti sta assumendo ampie proporzioni; per fortuna, in molti casi si riesce a ottenere la liquidazione.
Non dimentichiamoci che i Buoni Postali sono un degli investimenti preferiti dagli italiani, e ad oggi Poste ha ampliato l’offerta con tanti prodotti interessanti.
Purtroppo, come per tante altre questioni in cui vi è il denaro di mezzo, si può andare incontro a spiacevoli esperienze. Ricordiamo in tal senso, ad esempio, che chi cade nelle truffe e dà le credenziali dei conti correnti non riceve il rimborso dalle banche o da Poste.
Anche senza voler individuare nelle regole e nelle procedure inerenti i Buoni Fruttiferi niente di studiato appositamente per “fregare” gli investitori, a volte qualche meccanismo si inceppa: il risultato però, volge quasi sempre a sfavore del cittadino. Andiamo a capire come funzionano le scadenze dei Buoni postali e come fare se ne abbiamo uno caduto in prescrizione.
Investire in Buoni postali, soprattutto quelli cartacei, può fruttare un bel mucchio di soldi, ma essendoci molti tipi di prodotti possiamo andare in confusione, soprattutto riguardo alla scadenza degli stessi.
La prescrizione, comunque, scatta il decimo anno seguente alla scadenza, e quindi un po’ di tempo c’è. Ma nella vita possono succedere svariati eventi, come ad esempio ritrovarsi con dei Buoni Postali scaduti in eredità. Trascorsi i 10 anni, comunque, Poste si rifiuterà di rimborsare.
L’ignoranza non è ammessa, né nella Legge né in fatto di acquisto di prodotti finanziari o di investimento, dunque la prima cosa da fare è stare molto attenti. Tuttavia, esistono delle eccezioni e/o degli errori che anche Poste Italiane può commettere.
Uno dei casi si può verificare quando Poste non dà al contraente il Foglio Informativo Analitico: il documento è importantissimo perché consente al titolare del Buono di sapere con esattezza le scadenze.
In un recente caso seguito da Confconsumatori, una famiglia composta da madre e figlio ha visto riconoscere il rimborso di alcuni Buoni Prescritti, ricevuti in eredità. Dopo il primo diniego da parte di Poste, grazie alla consulenza dell’associazione a tutela dei consumatori i due cittadini hanno scoperto che il famoso foglio informativo non era stato consegnato e dunque hanno ottenuto ragione legale.
Questo fatto ci dimostra, così come altri casi accaduti recentemente, che in caso di Buoni Fruttiferi caduti in prescrizione possiamo tentare di ottenere quanto spettante, perché magari è stato commesso un errore.
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