È in arrivo la rivalutazione assegno unico dell’8,1%. A partire da febbraio 2023 sono previste importanti novità per le famiglie.
A partire da marzo 2022, è stato introdotto l’assegno unico con lo scopo di aiutare le famiglie con figli minori. Ma da febbraio 2023 è in arrivo la rivalutazione sull’assegno unico, con lo scopo di adeguare gli importi al reale costo della vita.
Per questo motivo, anche il sostegno alla genitorialità sarà rivalutato dell’8,1%. E così, la quota minima sarà di 54,1 euro, mentre la quota massima sarà di 189,2 euro.
Tuttavia, oltre ad assistere ad una rivalutazione dell’importo dell’assegno unico, i cittadini noteranno che la legge di bilancio ha prodotto un aumento anche delle soglie ISEE e ha previsto anche degli incrementi indirizzati in favore delle madri under 21.
Inoltre, nel 2023 ci sono novità anche per le famiglie con doppio reddito e per gli importi erogati a partire dal terzo figlio in poi. Scopriamo i dettagli relativi ai nuovi importi e non solo.
In base a quanto stabilito dalla Legge di bilancio 2023, anche gli importi dell’assegno unico devono essere sottoposti a rivalutazione nel rispetto dell’indice del tasso d’inflazione. L’adeguamento è previsto per il mese di febbraio 2023, mentre la quota della rivalutazione che spettava nel mese di gennaio sarà saldata con il pagamento del mese di marzo.
Nei prossimi giorni è prevista la pubblicazione della tabella relativa ai nuovi importi dell’anno corrente, seguita dalla relativa circolare INPS.
Ad ogni modo, la rivalutazione avverrà all’8,1% in base a quanto stabilito dal Ministero delle Finanze.
L’adeguamento è stato applicato agli importi base dell’assegno unico previsti per ciascun figlio. Di conseguenza, la quota minima passa da 50 a 54,1 euro, mentre la quota massima passa da 175 a 189,2 euro al mese.
Anche le soglie ISEE subiranno delle variazioni. Se attualmente la quota massima spetta al di sotto dei 15.000 euro dimmi ISEE, per il 2023 è prevista una soglia di 16.215 euro. Di conseguenza, per il nuovo anno, è previsto un aumento della platea dei beneficiari della quota massima.
Mentre la quota minima scatterà oltre la soglia ISEE dei 43.240 euro.
Ci sono delle novità che riguardano anche la maggiorazione previste dalla legge per le fasce ISEE più basse. In particolare, ci riferiamo alla maggiorazione prevista per il secondo percettore di reddito da lavoro che sale da 30 a 32,4 euro. Inoltre, è prevista una maggiorazione anche per le madri under 21 la cui quota per figlio passa da 20 a 21,6 euro al mese.
Mentre, per i figli successivi al secondo la rivalutazione porterà ad un aumento della quota che passa da 85 a 91,9 euro al mese.
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