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Superenalotto, è scandalo Jackpot: non hanno vinto 371 milioni

Published by
Paolo Marsico

Il momento che tutti aspettavano e che alla fine ha portato gioia e soddisfazione in tutto il paese. La verità è però un’altra.

Il paese, ormai immobile rispetto alla questione Superenalotto attendeva da anni l’arrivo della sestina vincente, forse anche soltanto per vedere l’effetto che fa. Comprendere insomma quali sarebbero state le reazioni, le situazioni. Quello che si certo nessuno si aspettava è che il tutto potesse compiersi in modo tanto democratico, alla fine. La super vincita divisa per novanta diverse quote. Una sorta di sogno insomma, non per uno ma per tanti.

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Una vincita attesa da quasi quattro anni, di fatto è cosi. Non si parla soltanto della vincita in se, la possibilità che qualcuno centrasse la sestina vincente. In questo caso il discorso si è stabilizzato su una visione ancora più ampia. Si attendeva la possibilità che qualcuno superasse il record assoluto di vincita nel nostro paese. Quei 371 milioni di euro, rappresentano il primato assoluto. Spazzato via, quasi doppiato, quello di Lodi del 2019, con i 209 milioni di euro che per l’appunto, per quasi quattro anni hanno rappresentato la soglia da valicare a tutti i costi.

Soltanto giovedi scorso, la notizia della sestina vincente finalmente centrata aveva scaldato gli entusiasmi dell’Italia intera. Poi la precisazione ancora più emozionante, per certi versi. Non un solo vincitore, ma almeno novanta diversi fortunati. Quel super jackpot diviso in parti uguali da decine e decine di giocatori. Qualcosa di inimmaginabile che però alla fine si è verificato per la soddisfazione di tutti. La suddivisione in questione ha reso davvero felici tutti.

Allo stato attuale delle cose, ogni giocatore, o per lo meno ogni giocata ha prodotto una vincita da ben 4 milioni di euro, circa. In tutto ciò, però, c’è da raccontare una verità che troppo spesso viene volontariamente dimenticata. Una serie di dinamiche che vanno a incidere al momento della vincita sullo stesso incasso delle somme spettanti da parte dei cittadini vincitori. La somma insomma data per acquisita non è proprio quella che si immagina.

C’è un dettaglio di cui si parla relativamente poco che alla fine va a incidere nettamente su quella che è la portata complessiva di ogni vincita. Parliamo nello specifico della somma trattenuta dallo Stato. Lo Stato, insomma, non solo guadagna per la vendita relativa ai vari concorsi ma successivamente pretende anche una trattenuta, una tassa, fissa, sulle varie vincite centrate dai cittadini. La “tassa sulla fortuna”, subdolamente ribattezzata.

Nello specifico parliamo di una misura adottata definitivamente, per quel che riguarda il suo attuale peso nel 2020. Parliamo di un 20% di trattenuta per le vincite superiori ai 500 euro. Per fare due conti, considerando quindi una vincita complessiva da 371 milioni di euro, come quella di giovedi, dobbiamo immaginare per lo Stato una ulteriore entrata di ben 74 milioni di euro. Una domma di denaro davvero importante insomma. Doppio risultato, si potrebbe dire.

Superenalotto, altro che 371 milioni di euro: sedici diverse regioni festeggiano il record assoluto

Una vincita collettiva, potrebbe definirsi l’ultima in ordine di arrivo. Ben sedici regioni coinvolte in un momento di assoluta esultanza e soddisfazione. Quattro milioni di euro, si diceva, per ogni giocata. Un risultato davvero straordinario che ha realmente distribuito somme di denaro davvero incredibili in ogni parte del paese. Tutto, a cominciare dal numero di vincite per regione ha in qualche modo fatto pensare a una equa redistribuzione.

Quattro vincite in Piemonte, sette in Lombardia, due in Veneto, nove in Friuli Venezia Giulia, una in Trentino Alto Adige, quattro in Liguria, cinque in Emilia Romagna, tre in Toscana, una in Umbria, sei nelle Marche, due in Abruzzo, due nel Lazio, sette nel Lazio, ben quattordici in Campania, sette in Puglia, nove in Calabria e infine nove in Sicilia. Il discorso poi legato ai capoluoghi di provincia mostra una ulteriore certezza in quanto a equilibrio.

Il sistema che ha fatto impazzire gli italiani, venduto in novanta diverse quote ha portato per l’appunto i suoi straordinari risultati, tra l’altro nei seguenti capoluoghi di provincia: Torino, Milano, Bolzano, Trieste, La Spezia, Genova, Grosseto, Pescara, Roma, Napoli, Bari, Foggia, Taranto, Barletta-Andria-Trani, Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro, Ragusa, Messina e Palermo. Una grandissima soddisfazione, non c’è che dire. Gli italiani, in questo caso hanno davvero ripreso a sognare.

Oggi lo stesso concorso dei sogni riparte, con un jackpot da 56milioni di euro e milioni di giocatori pronti a scommettere sulla prossima vincita da sogno. Il tutto, tenendo ben presente che lo Stato sarà sempre li a chiedere la sua parte. In ogni caso.

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