Molte persone che vogliono avere accesso alla TV satellitare non possono che mettere la parabola sul balcone, non avendo accesso al tetto.
Questo significa però vivere in un condominio, e quindi avere a che fare con una serie di regole, concordate nell’assemblea condominiale.
Avere a che fare con gli altri condomini spesso però è complicato. E per installare un’antenna parabolica a volte bisogna anche passare per proprietà comuni o addirittura private, di altre condomini. È quindi necessario, in questo specifico caso, ottenere l’approvazione dei condomini? Cos’è il “Diritto d’antenna“? E ci sono altre autorizzazioni che bisogna chiedere? Una guida a come installare una parabola sul proprio balcone.
Quando si abita in un condominio, è molto complesso se non impossibile installare una parabola sul tetto. Per questa ragione molti ricorrono invece all’installazione della stessa sul proprio balcone. Questo però modifica in maniera evidente la facciata dello stesso edificio, e quindi è legittimo pensare che serva, prima di procedere, l’approvazione dell’assemblea condominiale.
In realtà questa convinzione è falsa, anche se può sembrare contro intuitivo. Come stabilito da una sentenza del Tribunale di Milano, l’assemblea condominiale non ha il potere di veto sull’installazione di una parabola sul balcone. Allo stesso modo non può intervenire in caso siano installati sullo stesso dei pannelli solari.
Vi è comunque una procedura da seguire, quando si vuole installare una parabola sul proprio balcone, che coinvolge amministratore di condominio e assemblea. Quando si decide di installare un’antenna sul proprio terrazzo, si è in dovere di comunicare la decisione all’amministratore, con una spiegazione delle procedure che porteranno al completamento dell’opera.
Sarà poi lo stesso amministratore a dover convocare un’assemblea, nella quale saranno discusse proprio le procedure. Se queste non verranno ritenute adatte, i condomini dovranno indicare un’alternativa. In qualunque caso però, come già spiegato, questa assemblea non può sovvertire il diritto d’antenna, cioè il diritto di ogni persona ad informarsi tramite i mezzi che preferisce, in questo caso una televisione satellitare. Quindi non ha nessun diritto di veto sull’installazione in sé.
Installare una parabola è quindi un diritto di ogni persona, anche se questo modifica la facciata del condominio in cui abita. L’installazione però è sottoposta all’approvazione dell’assemblea condominiale, quindi sul procedimento possono sussistere alcuni distinguo. In realtà nulla impedisce ad un condomino di installare la propria parabola sul tetto. Come parte in comune infatti, esso può essere diviso in lotti in base ai millesimi di ogni condomino.
Il problema di questa installazione è logistico. L’appartamento può essere molto distante dal tetto, e collegare la parabola alla propria abitazione diventa quindi complicato. L’installazione sul balcone è quindi spesso l’alternativa migliore, anche per limitare al minimo i disagi per gli altri condomini. A volte però per completare i lavori è necessario passare nelle parti comuni o nelle abitazioni private degli altri condomini.
Se per le parti comuni non c’è problema, una volta che l’assemblea avrà approvato la procedura di installazione, per gli appartamenti privati bisogna seguire alcuni accorgimenti. Anche se si ha il diritto di completare l’installazione della propria parabola, bisogna concordare con il vicino orario e permanenza degli operai, in modo da creare meno disagio possibile.
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