Il collezionismo attorno ai francobolli ha una storia molto lunga, e ha donato un valore molto alto ad alcuni tra i più rari.
In Italia in particolare esistono alcune cesure storiche che rappresentano passaggi importanti anche per questo particolare hobby.
Si tratta di quando sul territorio italiano è cambiata l’amministrazione dello Stato. In epoca recente questo passaggio è avvenuto due volte: con il referendum che ha abolito la monarchia e instaurato la Repubblica e con l’unificazione del territorio italiano sotto al Regno d’Italia governato dalla dinastia dei Savoia. Il cambio di ordinamento sottintende una modifica dei francobolli, e quindi l’introduzione di nuovi esemplari che hanno reso quelli più vecchi ancora più rari. Alcuni degli esemplari più ricercati dai collezionisti sono infatti risalenti al periodo del regno o a quello pre unitario.
Il Regno d’Italia è esistito dal 1861 al 1946, ed è stato governato dalla dinastia dei Savoia in un regime di monarchia parlamentare. I francobolli di questo periodo sono spesso molto ricercati, in quanto hanno avuto un tempo limitato per circolare. Il Regno è durato meno di un secolo, e nei primi anni ha accettato la circolazione dei francobolli dei vecchi stati pre unitari.
In generale quindi un francobollo del Regno d’Italia può valere più di altri dello stesso periodo storico, ma ci sono alcuni esemplari in particolare che sono diventati leggendari. Ad esempio il francobollo di Vittorio Emanuele III, primo re d’Italia, risalente alla prima emissione del 1862, può arrivare a valere anche 3.500 euro se ben conservato. Questo esemplare è però particolarmente raro, mentre altri dal valore comunque alto sono stati più utilizzati.
Ad esempio, un altro francobollo raffigurante Vittorio Emanuele III, risalente però al 1916, in buone condizioni può valere circa 50 euro. Il floreale del 1946 invece tocca anche i 90 euro. I periodi in cui questi francobolli sono circolati sono quelli delle due guerre mondiali. Durante quegli anni spesso ii soldati al fronte tenevano una fitta corrispondenza con le famiglie rimaste a casa.
Se si vogliono trovare vecchi francobolli di valore, si possono quindi andare a recuperare le vecchie lettere di guerra conservate dai propri antenati. Sulle buste si potrebbero trovare ancora in buone condizioni, francobolli da collezione dal valore di decine di euro. L’ampia circolazione degli stessi però ne rende meno alto il valore, a differenza di alcuni francobolli italiani che sono considerati tra i più preziosi al mondo.
Si tratta di quelli risalenti al periodo pre unitario. Quando la penisola era divisa in stati regionali, ogni re o amministrazione locale emanava i propri francobolli. Questo significa che esistono tante piccole collezioni di stati minori, o che non avevano un sistema postale molto sviluppato, e che di conseguenza hanno tirature limitate.
Tra quelli considerati più preziosi ne esiste uno proprio dal Regno di Napoli, che occupava il sud Italia prima dell’unificazione avvenuta nel 1861. Questo francobollo però risale all’anno prima, il 1860, e per questa ragione è molto raro che possa essere trovato per caso. La sua tiratura è infatti limitatissima, proprio per il fatto che di lì a poco le istituzioni che lo avevano ideato avrebbero smesso di esistere. Si tratta del Trinacria azzurro, che per un collezionista può valere fino a 10.000 euro, se in buone condizioni.
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