Troppo rischioso il momento attuale, troppo facile cadere nella rete del raggiro, sempre più spessa e presente.
Inutile girarci intorno, oggi, milioni d’italiani vivono in perenne difficoltà. Troppe lo storture causate da una crisi inaspettata e devastante. Le situazioni, il quotidiano, hanno di colpo preso, di fatto, una strada del tutto diversa, cosi, d’improvviso. Vicende inimmaginabili che hanno devastato l’ordinario di milioni d’italiani. Nessuno avrebbe immaginato difficoltà come quelle nell’affrontare la spesa quotidiana o nel pagare le bollette di luce e gas, raddoppiate in un anno.
Niente di più spietato di ciò che al momento riguarda, cosi come anticipato, milioni e milioni di italiani. La ricerca spasmodica del risparmio, del vantaggio che può portare a situazioni, paradossalmente ancora più rischiose. In questa situazione tanto inattesa quanto selvaggia il web è capace di tirare scherzi davvero poco gradevoli. I cittadini chiedono il risparmio, per l’appunto. La proposta arriva, ma non è sempre ciò che si pensa e si spera.
Pensiamo a luce e gas, per dire, ne abbiamo parlato in precedenza, al centro delle proteste, oggi dei cittadini. Gli aumenti delle bollette, praticamente raddoppiate rispetto all’anno precedente ha costretto tantissimi cittadini a vivere momenti assolutamente drammatici. Da questo settore, con le temperature ormai giù da una settimana, il risparmio degli italiani è ricercato con assoluta fermezza in quelli che sono i consumi energetici.
Oggi, la corsa a sistemi alternativi al gas è incessante, sistemi di riscaldamento, chiaramente. Si pensa, in questa fase, sempre con maggiore insistenza al pellet, un tipo d’impianto che assicura di certo maggiore economicità a fine mese. Anche li però, si è abbattuta la scure degli aumenti dei prezzi. Se fino a pochi mesi fa un sacchetto di pellet da 15 kg costava circa 6 euro, oggi vale quasi il doppio. In ogni caso la convenienza c’è tutta.
La rete, cosi come anticipato, in questa situazione può giocare davvero brutti scherzi. Abbondano ormai dinamiche assolutamente fuori mercato, quasi illogiche. Grandi quantitativi di materiale promesso per un prezzo assolutamente esiguo. Gli utenti si lanciano all’avventura verso quell’offerta imperdibile e alla fine si ritrovano con un pugno di mosche. Soldi inviati, affare in pratica chiuso ma materiale che non arriva a destinazione, mai.
Una delle vittime, di tale tipologia di raggiro, cosi come raccontato dalle cronache qualche giorno fa avrebbe acquistato più bancali, circa 66 sacchi, per 500 euro. Alla fine il prezioso materiale non è mai arrivato a casa della protagonista di questa assurda vicenda. Consideriamo che un bancale di pellet arriva a costare mediamente 320 euro. Massima allerta insomma, soprattutto dalle pagine, spesso oscure del web. Il rischio è più che mai presente.
Il caso descritto in precedenza non è di certo l’unico. Nelle ultime settimane le segnalazioni alla Polizia Postale sono arrivate copiose. Troppi casi, troppe situazioni poco chiare. Gli utenti ci cascano con troppa frequenza, tanto è la voglia di provare a piazzare un vero e proprio colpo. Un affare di quelli capaci di far quadrare il bilancio mensile abbattendo i costi per i consumi energetici. Purtroppo la realtà è tutt’altra, la realtà è molto più triste.
Per la vicenda riguardante la donna che ha acquistato più bancali di pellet ricevendo niente in cambio è stato indagato un 57enne pregiudicato fermato dopo una serie di indagini e successivamente alla denuncia sporta dalla stessa vittima. Immaginando, quindi, di evitare altre situazioni simili, la Polizia Postale ha fatto veicolare attraverso i suoi soliti canali una serie di indicazioni su come gestire la situazione, proprio in casi come quelli descritti:
“In vista della stagione fredda, aumentano sul web i falsi siti di vendita di pellet a prezzi estremamente vantaggiosi. I truffatori, attraverso la creazione di pagine fittizie, garantiscono la fornitura di pellet a prezzi concorrenziali. Il tutto, richiedendo il pagamento anticipato tramite bonifico, su carta ricaricabile, senza poi recapitare la merce ordinata2.
“Per evitare d’incorrere in simili truffe, la Polizia Postale e delle Comunicazioni consiglia di verificare sul sito dell’Agenzia delle Entrate che alla partita IVA del venditore corrisponda un’azienda realmente esistente, che l’annuncio non sia stato già segnalato da altri utenti come fraudolento e che il profilo feedback del venditore abbia un gradimento elevato”.
Indicazioni che possiamo ritenere più che preziose, che in tempi come questi possono letteralmente riscattare una situazione che potenzialmente andrebbe in tutt’altra direzione. Il web, si sa, ultimamente è diventato terreno di conquista per malintenzionato senza scrupolo alcuno. Le dinamiche principali con le quali si mette in scena la truffa non riguardano chiaramente soltanto il pellet ma vanno a intaccare quasi ogni settore possibile e immaginabile.
Pensiamo agli smartphone misteriosamente offerti, i vantaggi con bonus acquisti e buoni sconto nelle migliori catene della grande distribuzione. I viaggi, le case per le vacanze e tanto altro ancora. La logica stessa della truffa prevede quasi sempre uno schema ben preciso. Al centro di tutto un messaggio quanto più accattivante possibile, di quelli che catturano l’attenzione di chi legge e quasi da subito provano a convincerlo di quello che sta leggendo. Da quel momento in poi la strada per i truffatori è tutta in discesa.
Protagonista assoluto in questo genere di messaggi è il classico immancabile link. Lo strumento che di fatto rende possibile in se la truffa. Attraverso questo strumento, infatti il malintenzionato convince, attraverso la presenza di pagine fake, la vittima a effettuare uno specifico pagamento. A quel punto il destino dell’utente in questione è chiaramente segnato. Una fase delicata, certo, quella che viviamo, in cui il cittadino vorrebbe essere sorretto e invece si ritrova affossato da logiche subdole e di fatto, realisticamente cattive.
Il pellet, sempre oggi, è soltanto uno dei tanti modi per approfittare del prossimo in un paese che crisi permettendo, pensa a ripartire, magari provando ad utilizzare tipologie d’impiantistica diverse e nettamente più economiche di quelle classiche. Massima allerta, insomma, cosi come anticipato. Mai cedere alla tentazione del vantaggio, del risparmio troppo comodo. In quei casi, come poi spesso dimostrato, qualcosa non torna, qualcosa non quadra e a pagare sono sempre i cittadini.
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